Calabresi Illustri

Giuseppe Poerio

Nacque a Belcastro il 16 gennaio 1775. Convinto fautore della Rivoluzione Francese, prese parte alle cospirazioni di Napoli e divenne autorevole rappresentante della Repubblica Partenopea (1799). Durante la reazione Borbonica fu imprigionato e condannato alla forca ma la pena gli fu commutata nel carcere a vita. Rimase nella prigione di Favignana sino al 1801, allorché fu liberato. Tornò in Calabria sino al 1806 anno in cui divenne re di Napoli Giuseppe Bonaparte che lo nominò prima intendente della provincia di Capitanata e poi (1809) regio commissario della Calabria. Il re Gioacchino Murat, succeduto a Bonaparte, lo nominò nel 1812 Consigliere di Stato. Nel 1815 firmò una protesta contro la violenza austriaca, perciò fu arrestato e mandato a Graz da dove, nel 1823 ottenne di ritornare in patria. Dopo aver soggiornato a Firenze, in Francia ed in Inghilterra, tornò a Napoli (1833) dove esercitò l'avvocatura insieme al figlio Carlo. Giuseppe Poerio, ardente patriota e fervente repubblicano, morì a Napoli il 5 agosto 1843.


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